PALERMO – Nel 2012 la produzione del vino siciliano è cresciuta del 15,6%. E’ uno dei dati emersi dal “Forum Economie Filiera Vitivinicola in Sicilia” che si è tenuto a Contessa Entellina, ospitato da Donnafugata. Il vino sicliano è tornato, per quantità prodotta, ai livelli del 2010. Dal 2009 al 2011 il trend era stato negativo con un calo, nel triennio, del 22%. Nel 2009, rispetto al 2008, era stato registrato un -8,1% (6.175.000 ettolitri); nel 2010 un -15,0% (5.676.000 ettolitri) rispetto all’anno precedente. L’inversione si ha nel 2012 con un +15,6% (5.550.000 ettolitri) rispetto al 2011 (4.823.000 ettolitri).
Aumenta anche l’export: la Sicilia nel 2012 ha, infatti, segnato un +5,4% (con 97 milioni di euro) rispetto al 2011.
Dall’analisi dei dati risulta che la produzione di vino d’origine in Sicilia è prevalentemente Igt (59%) con una crescita significativa nel triennio 2008-2010 e un assestamento su circa 2,5 milioni di ettolitri, mentre il trend è stimato in aumento (2,8 milioni di ettolitri nel 2012). Il 2012 è stato anche l’anno di lancio delle prime etichette Doc Sicilia. Si stima una produzione di 520.000 ettolitri potenziali per circa 70 milioni di bottiglie.
Secondo alcune anticipazioni, nel 2013 il consumo mondiale di vino supererà la produzione. Le stime per il 2012 registrano, infatti, un calo della produzione mondiale dell’ordine del 6% per un totale di 248 milioni di ettolitri. Anche l’Italia segue il trend negativo con una diminuzione stimata del 3,4% e una produzione di 40,8 milioni di ettolitri di vino. Nonostante questo, nel 2012 l’Italia ha riconquistato la leadership mondiale con una quota del 16,8%, davanti alla Francia che nel 2011 le aveva strappato il primato della quantità. Per quanto riguarda l’export in valore, l’Italia anche nel 2012 continua ad inseguire la Francia, pur registrando un +6,5% (4,7 miliardi di euro).