Un 2012 chiuso positivamente con un incremento delle vendite del 10 per cento. Un bilancio in attivo per l’azienda agricola Milazzo, “un risultato ottimo – secondo Saverio Lo Leggio, genero del titolare dell’azienda, Giuseppe Milazzo – soprattutto se si considera il generale periodo di crisi che ha investito tutte le aziende”. E per consolidare il proprio successo, l’azienda di Campobello di Licata guarda adesso con occhio sempre più attento ai mercati esteri, Europa e Oriente innanzitutto, con una politica di incremento graduale della produzione che l’ha portata fino alle attuali quasi 400 mila bottiglie. “In questi anni ci ha premiato la strategia dei piccoli passi – spiega Lo Leggio – e andremo avanti così”.
Un ottimo biglietto da visita per il Vinitaly al quale l’azienda si presenta col suo asso nella manica, quel d.zero che è già un fiore all’occhiello della cantina. Si tratta del primo spumante a dosaggio zero mai realizzato nel sud Italia. E’ un rosato metodo classico, blend di Insolia rosa e Chardonay. La prima varietà è motivo di vanto per l’azienda e dà struttura e profondità, l’altra regala un pizzico di eleganza. Il grado zuccherino è inferiore a tre grammi per litro perché non c’è zucchero nel liquer d’expédition. Ne deriva uno spumante secco, asciutto, per palati fini, perfetto per abbinamenti a tutto pasto, con una predilezione per piatti a base di crostacei crudi e prodotti di una certa sapidità. “Presenteremo la vendemmia 2007 – continua Saverio Lo Leggio – con tiraggio e presa di spuma della primavera successiva, lunghissima permanenza sui lieviti e sboccatura di fine novembre 2012. Abbiamo fatto una presentazione in anteprima a Palermo lo scorso dicembre, ma il Vinitaly sarà il nostro debutto ufficiale”.
L’azienda agricola Milazzo è stata una delle prima a realizzare spumanti in una terra, la Sicilia, che per questi vini non è ritenuta vocata. Ma la perseveranza e l’esperienza maturata in oltre vent’anni, hanno portato alla produzione di spumanti metodo classico che si sono aggiudicati numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali. L’azienda, inoltre, è una delle poche ad indicare in etichetta anche il mese e l’anno di sboccatura.
Ad affiancare il d.zero al Vinitaly ci saranno pure le nuove annate dei bianchi di Milazzo, compresi i vini che saranno immessi sul mercato a fine maggio o a giugno perché necessitano di un affinamento più lungo. “La nostra azienda ha sempre prodotto le proprie uve senza usare sostanze chimiche o di sintesi. Da quest’anno infatti i nostri vini avranno anche la certificazione di provenienza biologica”, conclude Lo Leggio.
Vino siciliano, l’azienda Milazzo punta al mercato estero
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