La rotta aerea più frequentata d’Italia è quella Fontanarossa e Fiumicino. Catania-Roma ha oltre 1,5 milioni di passeggeri. È uno degli elementi contenuti nel “Rapporto Dossier economico” presentato dall’Enac, in cui si parla di «stato di criticità» per le compagnie aeree, di «rilevanti elementi di complessità e di turbolenza» per il settore e di «forte crisi economica globale di cui anche il settore ha risentito».
Il 2012 è stato caratterizzato da una leggera flessione del numero dei passeggeri trasportati (146.000.783) -1,3% rispetto al 2011. E il 2013 non dà segnali di controtendenza: «Il primo trimestre – ha affermato il commissario straordinario dell’Enac, Vito Riggio – non è andato bene. Si è registrato un calo del 4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, la prova che continua la situazione di recessione conclamata».
Tra le questioni aperte il piano aeroporti e l’autorità dei trasporti: «mi auguro che il nuovo governo affronti queste questioni prima possibile. Siamo certi si troveranno le soluzioni più adeguate». E proprio il Piano nazionale per gli aeroporti proposto dall’Enac al ministero delle Infrastrutture, una volta approvato e reso attuativo, «dovrebbe costituire anche una spinta verso la completa privatizzazione degli scali. È un processo – spiega Riggio – che è stato avviato, ma al quale bisogna dare compimento, soprattutto nel Mezzogiorno, per liberare le risorse degli Enti territoriali, il cui compito non è quello di gestire gli aeroporti, e lasciare spazio invece a imprese competenti che potrebbero dare impulso al settore». La privatizzazione, per Riggio, è «l’obiettivo da seguire nel breve termine per immettere capitali freschi nelle società di gestione, per sollecitare gli investimenti e per rendere maggiormente competitivi gli scali a livello internazionale, sempre sulla base delle indicazioni contenute nel Piano per lo sviluppo aeroportuale».
Enac ha ricordato che «il 2012 ha visto il termine dei lavori di riqualificazione degli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria con l’inaugurazione delle nuove aerostazioni» realizzati anche grazie a 50 milioni di euro di premialità che l’Enac ha ricevuto dall’Unione Europea.
«Sulla situazione finanziaria delle compagne aeree c’è un allarme diffuso: il fallimento di Wind Jet ne è la spia. È un caso estremo, ma anche le altre non stanno bene», ha detto Riggio. Nel Rapporto si parla infatti di «criticità che hanno portato in un caso alla sospensione della licenza (Wind Jet) e in un altro al rilascio di una licenza provvisoria (Blue Panorama) in vista di una ristrutturazione aziendale con l’ausilio dell’istituto del concordato preventivo in continuità». La sicurezza dell’aviazione italiana, invece, «è ad altissimo livello anche quest’anno», assicura Riggio.