BAGHERIA – L’assessore alle Attività produttive del Comune di Bagheria, Gaetano D’Agati, ha convocato, per domani 4 settembre 2013, alle ore 10, presso l’aula Giunta di palazzo Butera, un Tavolo di Partenariato sul tema delle Zone Franche Urbane (ZFU) di Bagheria.
Al centro dell’incontro la definizione delle priorità inerenti la quota del 30% finanziata dalla Regione Siciliana per la Zona franca urbana di Bagheria che ha ottenuto un finanziamento pari a 12.819.742,59 euro da dividere nel 70% per le micro e piccole imprese e il 30% per la riqualificazione urbana, in accordo con i partner.
Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse. Le agevolazioni fiscali e previdenziali previste dalle ZFU servono a rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione ivi localizzate. Tali agevolazioni, della durata di 5 anni, consistono in: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall’IRAP, esenzione dall’IMU, esonero dal versamento dei contributi previdenziali, ed è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree.
Bagheria era stata individuata come ZFU con la delibera n. 426 dell’11 novembre 2010 dalla Giunta regionale siciliana.
Per istituire le ZFU i requisiti minimi richiesti cui dovevano rispondere i Comuni erano: un numero di abitanti non inferiore a 25.000; un tasso di disoccupazione comunale superiore alla media nazionale (Bagheria ha 28 punti in più rispetto alla media nazionale, non considerando il lavoro sommerso), la ZFU doveva avere una dimensione demografica minima di 7.500 abitanti e non superiore a 30.000 abitanti, una popolazione residente inferiore al 30% del totale della popolazione residente del comune.
Gli indicatori di disagio socio-economico che il ministero dello Sviluppo economico ha valutato, secondo quanto stabilito dalla delibera Cipe 5/2008, al fine di misurarne il livello di esclusione sociale, sono essenzialmente di quattro tipi: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di concentrazione giovanile, tasso di scolarizzazione.
Il decreto Sviluppo, approvato dal Governo Monti, all’articolo 37, riportava in auge le zone franche urbane. La misura prevista dalla legge 296/06 che istituiva un fondo di 100 milioni di euro, è stata ripresa dal decreto Crescita con riferimento alle città individuate dalla delibera Cipe n. 14 dell’11 luglio 2009 ricadenti nelle Regioni Convergenza.
Il governo regionale precedente puntò ad allargare, con propria delibera, le ZFU nell’isola, concedendo ulteriori finanziamenti integrativi al solo fine di garantire le agevolazioni fiscali e contributive.
La Regione propose dunque altre cinque ZFU tra cui Bagheria.
La zona franca urbana di Bagheria comprende il centro storico con le piazze Madrice, Anime Sante, Sepolcro, Stazione, Butera; gli assi storici: Corso Umberto, Corso Butera, via Palagonia, via Consolare; le ville: Palazzo Branciforti, Villa Palagonia, Villa Valguarnera, Villa Cutò, Villa San Cataldo, Villa Rosa, Villa Trabia, Villa Rammacca, Villa Sant’Isidoro, La Certosa; Aspra e tutta la costa e Monte Catalano; le aree artigianali e quella industriale di Quattro Finaite; le aree degradate di Contrada Monaco, Incorvino, Consona e Amalfitano; le aree agricole della piana verso Ficarazzi fino all’Eleuterio).
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